«Viviamo in un’epoca in cui il silenzio è stato bandito. Il mondo è oppresso da una pesante cappa di parole, suoni e rumori», scriveva il critico Giovanni Pozzi. I libri e la lettura possono aiutarci a ritrovare quella solitudine che ci avvicina agli altri. Attraverso la lettura entriamo, in qualche modo, nel mondo degli altri, e lo facciamo in silenzio, in pieno ascolto. Con i libri riscopriamo, un poco alla volta, la nostra «stanza della quiete», in cui difendersi dal caos odierno, dai velenosi miasmi della quotidianità, dall’isteria senza volto. I testi qui raccolti rappresentano un modo per riflettere non soltanto sulla letteratura e sull’arte, ma anche sulla società e sulla religione.
Per comprendere il mondo, diventa sempre più necessario allontanarsi dal frastuono e ricostruire questo luogo di quiete: sia essa una giungla perfettamente ordinata o un in tricato labirinto linguistico, siano le dorate geometrie di una icona o le umide cavità delle catacombe, l’arte e la lettera tura possono offrire una possibilità di salvezza.
Sommario
Le tigri gentili di Henri Rousseau
Amleto, figliuolo negligente
Andrej Platonov e la costruzione del socialismo
Angelo Fiore, il Kafka italiano
Thomas Bernhard e la malattia
Il culto della burocrazia
Le profezie del capitano Beatty
Solženicyn e la crisi dell’Occidente
Sironi, per un’idea di grandezza
Orsi nel cortile di casa
Gli animali di Franz Marc
Lazzaro deve morire
Giuda iscariota, enigma insolubile
Carmelo Samonà e la ricostruzione del linguaggio
Dostoevskij, Chernobyl e gli eremiti
Holodomor
Il romanzo impossibile di Milan Nápravník
Il villaggio sommerso
Teorema Pasolini
Tonino Guerra, artista libero
Tempi da catacombe
Trucco gorkiano
Viaggio tra i Vecchi Credenti
Savinio, Guerra e Ulisse
Tommaso Landolfi e l’impresa lunare
Amado Nervo
Esodo
In Egitto con Algernon Blackwood
John Betjeman
Clark Ashton Smith, scultore di mostri
L’estate incantata di Ray Bradbury