I singoli linguaggi artistici possono dire ancora molto circa le sorgenti dei processi simbolici nella nostra specie. È in questa luce che il presente lavoro affronta i principali temi della musicologia evolutiva. Assieme a questioni antiche vengono discusse le più recenti prospettive sulle origini naturali dell’universo sonoro: la derivazione del linguaggio umano dal canto animale di corteggiamento, le caratteristiche della mente musicale tra epigenesi e modularità, le funzioni adattive e socio-integrative dei rituali coreutico-musicali in ogni cultura conosciuta. Una retrospettiva sulle tradizioni di studi che si sono accostate al tema delle origini mostra del resto o la drastica esclusione di esso dalla ricerca, come è accaduto a gran parte dell’etnomusicologia del secolo scorso, o la sua piena celebrazione come elemento essenziale per una ulteriore comprensione dell’antropogenesi stessa, secondo le ipotesi più suggestive avanzate dalla psicologia e dall’estetica che si rifanno oggi, in vario modo, alla lezione di Darwin. Soprattutto attraverso l’opera di autori come Ellen Dissanayake e Winfried Menninghaus, affiora la necessità di integrare modelli multifattoriali per una chiarificazione circa le matrici bioculturali del fenomeno musicale.
Sommario
1. elementi di biomusicologia
2. ripartire da darwin
1. Ellen Dissanayake e l’ipotesi dell’«artification»
2. Musica e semiosi infantile
3. Suono e memoria transnatale
4. Cure materne e ritualizzazioni estetiche
5. L’emozione musicale: una tassonomia etologica
6. Forme vitali e oggetto transizionale. Musica e psicoanalisi in Stern e Winnicott
7. Le sei funzioni della musica
8. Winfried Menninghaus e la rilettura del «Descent»
9. Canto e corteggiamento: una difficoltà in Darwin?
10. Musica, retorica, regressione