9788884101051
322
27,00
Philosophia, 12
Seguendo un rigoroso metodo di indagine fenomenologica, prevalentemente di ascendenza husserliana, questo nuovo lavoro di Paolo Landi fornisce importanti ed originali indicazioni nell'analisi dell' "oggetto estetico". L'arte viene esaminata tanto
sotto il profilo della creazione quanto sotto il profilo della fruizione, in un costante ed
imprescindibile rimando alla nostra esperienza. Gli elementi trattati riguardano il
nesso tra materia e forma, la dimensione ideale e quella reale dell'arte, le molte arti,
il senso e l'ambito del referente estetico, la condizione dell'armonia, l'incidenza del
mito nella creazione artistica, il profilo metafisico con la sua valenza simbolica. Sotto questo riguardo, nel testo trovano ampio spazio molteplici rimandi a singoli autori
e a singole opere della storia dell'arte che valgono quali momenti suggestivi nella determinazione di un linguaggio "altro", non categoriale o "precategoriale", oltretemporale, universale,
ulteriore rispetto alla realtą "immediatamente evidente". Cosģ, figure come quelle di Michelangelo, Bernini, Picasso, Magritte, Pollock, Proust, Pasolini, Rublėv, Fellini vengono richiamate nel percorso di una scrittura in cui lo sfondo
della produzione testuale che l'arte esibisce emerge con il tracciato plastico della sua
forza, della sua possibilitą di dischiudere il pensare e l'agire umani al "nuovo" e al
"profondo".