La monade procede con movimento interno/esterno, dalla coscienza alla realtà esterna e dalla realtà esterna alla coscienza stessa. Procede dunque segnando una linea di congiunzione fra contenuti psichico-spirituali e contenuti fisico-materiali, coinvolgendo l’agire nelle sue varie forme, nonché la comunicazione tra i vari soggetti. I tradizionali caratteri della monade concepita come una dimensione strettamente unitaria ed un ambito separato rispetto all’esterno, a partire dalla variazione del loro orizzonte introdotta da Husserl, nel presente contesto vengono ulteriormente modificati nella direzione di un peculiare realismo critico.
In questo denso ed originalissimo testo di Paolo Landi il punto di vista di Leibniz e il punto di vista di Husserl fanno da sfondo ad un discorso costruito intorno ad una nozione di monade come coscienza del singolo individuo umano, considerato in rapporto al processo della monade medesima.
Il presente lavoro viene inquadrandosi in un nuovo pensiero fenomenologico radicato su presupposti ben definiti e rivolto in modo costante alla cosa stessa.