«DOOM è l’anarchia secondo l’etimo profondo del termine, ed è il termine che termina in se stesso, il concetto che si dissolve nella parola medesima che lo esprime e che, nel terminare, si fa appunto vi- scere, carne, sangue, orina, feci, sperma, mestruo. Le pagine di Pennacchio costruiscono una fisica dell’ente nella sua quotidiana microfisica, nei suoi gesti automatici, nei suoi tic, nel veleno del non pensare, nella pigrizia dell’accomodarsi, negli odori, suoni, sapori propri del paradosso esistenziale». (dalla Introduzione di Fabio Bazzani)