Per poter comprendere che cosa sia il tempo si deve innanzitutto conoscere se stessi: è quanto Heidegger sostiene ed è quanto l’autrice ricostruisce attraverso l’analisi di alcune “figure” emblematiche: il tempo, appunto, ma anche lo spazio, il mondo, la scienza, la quotidianità, l’angoscia e la morte. Il percorso di graduale approssimazione al vero nel quale Heidegger ci guida consente di procedere dal tempo esperienziale del nostro quotidiano affaccendarci al tempo quale intima essenza dell’umano esistere. La lezione heideggeriana rimarca un’esigenza di verità ancora attuale: rifiutare quel che il senso comune ci mostra come vero solo perché ovvio ed evidente. In tal senso, quello che Camilla Pieri propone nel presente lavoro si delinea come una sorta di fenomenologia del vero che procede secondo le forme dell’offrirsi del tempo alla comprensione umana.