Ispirandosi con libertà e con originalità alla teoresi di Edmund Husserl, con particolare riguardo a quel realismo critico che l’autore è andato elaborando negli scritti precedenti, questo lavoro prende in esame le differenti discipline semiologiche, sotto il profilo specifico della loro implicazione fenomenologica. Ne discende una costruzione sistematica che investe i campi della linguistica, della letteratura, dell’arte, del cinema e della teoria della conoscenza. Il disegno qui delineato viene perseguito secondo il criterio di una ricerca mobile e aperta, diretta a rendere conto del limite della impresa filosofica in
quanto tale.