Nonostante il gran numero di studi sull'opera di Deleuze, la riflessione sul suo essere "autore classico"
è appena cominciata. Questo libro sonda le potenzialità del pensiero deleuziano in direzioni che non
sempre sono state adeguatamente percorse: l'epistemologia come nuova scienza delle possibilità della
conoscenza, la critica letteraria come strumento di analisi della soggettività, l'etica come una delle
forme del rapporto tra desiderio e piacere. L'opera di Deleuze ha ancora molto da dire ai contemporanei e ai posteri e si rivela strumento straordinario per interrogare le inedite potenzialità di un futuro
tutto da scoprire. Rispetto alle ricostruzioni più consuete (un Deleuze scorto in interdipendenza con
l'amico e coautore Félix Guattari), Panella e Zanobetti hanno scelto di privilegiare le opere del solo
Deleuze e, tra queste, quelle meno amate dalla critica storiografica, individuando possibili aporie e rovesciandole in punti di forza di una interpretazione nuova e originale.