Come si scrive un'opera letteraria degna di tal nome? Tale è la domanda centrale che anima queste pa-
gine. Il libro di Fabrizio Centofanti è una straordinaria dichiarazione d'amore per il romanzo e per i
grandi autori come Calvino, Musil, Kafka, Dostoevskij, Joyce. La narrazione fluida, avvincente e ironica di Centofanti è un inno alla scrittura e un invito a diffidare delle scuole di scrittura, che appiattiscono e omologano gli autori rendendoli prodotti di consumo. Predominano, nel lavoro, due aspetti: la
presa in giro dei personaggi "veri" e "doppi" della scena letteraria, e la critica un po' acre (eppure mai
livida e cattiva) del malcostume culturale.
Certo, questo libro non farà chiudere le tante, troppe, scuole di scrittura creativa, ma forse contribuirà
a far aprire un po' gli occhi a qualche aspirante scrittore, rendendolo un po' meno sprovveduto e un
po' più consapevole. Senza ombra di dubbio la lezione di Italo Calvino non è rimasta inascoltata.