• Italo Calvino
  • Una trascendenza mancata
Copertina
9788884101709
86
14,50
Biblioteca Clinamen, 16
9788884101709
86
14,50
Biblioteca Clinamen, 16

Il presente volume rivela con chiarezza ed esplicita consapevolezza che un autore come Calvino può ancora produrre effetti di spiazzamento intellettuale e di illuminazione passionale niente affatto indifferenti, ben lungi da qualsiasi riduzionismo di scuola o di accademia. Si potrebbe ricercare, nell’opera di Calvino, la presenza e l’incidenza di tutto ciò che è collegabile con un’attività alchimistica, magica, con la mescolanza e la trasformazione degli elementi, perché era questo il nodo profondo della sua interiorità multiforme e poliedrica, intricata e conflittuale. Per quanto ne sappiamo – sostiene Fabrizio Centofanti – Calvino non credeva in Dio. Una trascendenza mancata dovrebbe essere l’esito logico della sua assenza di fede. Eppure egli sapeva che a volte nella logica si aprono insospettabili voragini, precipizi non sondabili. Allora sì, una trascendenza mancata, per quelli che raccolgono il dato e lo archiviano in un rassicurante deposito di soluzioni preconcette. Ma per chi sa che l’amore non ha confini se non quelli che gli diamo, non ci sono più schemi che tengano, strutture che custodiscano il segreto dei destini umani. Centofanti coglie puntualmente l’emergere dell’inaspettato, improvviso, in mezzo a una bella costruzione razionale. L’energia vitale che emana dai libri di Calvino deriva proprio da un originalissimo impasto di ragione e passione, di logica e poesia, di rigore e libertà.