9788884101501
360
36,00
Philosophia, 20
Questo libro trae spunto da una "nostalgia" di totalità e da una "nostalgia" di indefinito e di
conservazione, dal desiderio di lasciar sfumare senza veder morire. Più precisamente, questo
libro è originato, in primo luogo, da un sottile e vago dispiacere: quello di non riuscire a trasformare
una molteplicità di orizzonti diversi in uno complessivo ed unitario; e poi da una
convinzione, da un'idea semplice quanto difficilmente dimostrabile, ovvero dalla persuasione
che, per quanto siano diversi i modi in cui possiamo vedere il mondo e noi stessi, se quei modi
mettono in luce un aspetto vero di un oggetto, o di un problema, o di un concetto, essi risulteranno
anche non contraddittori e compatibili, armonizzabili all'interno di una prospettiva,
o di una teoria che li abbraccia e li salva in una sintesi ulteriore. L'esempio di cui si serve
Ortega y Gasset per illustrare questa concezione della verità è altrettanto semplice: se osserviamo
un'arancia da diversi punti di vista, la verità di ciascuno di essi non escluderà la verità
degli altri, ma tutti saranno confermati da un'esperienza, in questo caso visiva. L'arancia è,
visivamente, l'insieme di tutti i punti di vista da cui è possibile osservarla. Questo libro, così,
è dedicato a tutti coloro che provano un certo dispiacere nel disfarsi di un'idea o di una teoria
quando queste contrastino con altre idee o teorie all'apparenza incompatibili con la prima e
che si facciano per altri aspetti preferire. Può esservi l'esigenza di abbandonare o di modificare
una visione del mondo per trovare nel passaggio da una
prospettiva al
farsi sguardo la soluzione
più adeguata.