La recente pubblicazione in Italia dei Quaderni neri di Heidegger ha nuovamente sollevato un dibattito intorno ad un lascito teoretico che appare compromesso dalla sua implicita, e talora esplicita, valenza politica. Nel presente lavoro l’autrice fornisce interessanti spunti di riflessione sull’intera questione, soprattutto movendo dalla posizione di Jean-Luc Nancy che a piu? riprese si e? confrontato con il problema del risvolto politico del pensiero heideggeriano. Qui si sostiene, in linea appunto con Nancy, che i Quaderni in realta? dimostrano proprio il contrario delle accuse che vengono loro mosse: il pensiero di Heidegger e? irriducibile al nazismo, la fondamentale rilevanza della sua ridefinizione di metafisica e ontologia tradizionali non puo? essere in alcun modo disconosciuta. Cio? tuttavia non significa che compromissioni politiche col nazismo non vi siano, il che emerge con particolare evidenza nella coincidenza tra comunita? e Volksgemeinschaft, secondo la declinazione che nel nazismo stesso questa viene assumendo.
Sommario
Introduzione: La comunità nel mondo a-venire
1. HEIDEGGER SUL BANCO DEGLI IMPUTATI
1. Il peso dell’eredità
2. L’incontro ad Heidelberg
3. Il contro-esempio di Faye
2. COMUNITÀ E TOTALITARISMO. COME USCIRE DA QUESTA COINCIDENZA?
1. Dal soggetto “ab-solutus” al soggetto plurale. Una sfida per l’etica
2. Intermezzo. Il legame tra l’analitica esistenziale e la politica secondo Karl Löwith: l’angoscia di fronte al nichilismo
3. Il mito dell’autoidentificazione e la banalità dell’antisemitismo
4. La logica della comparizione
APPENDICE: HANNAH ARENDT: LA COMUNITÀ DEGLI INDIVIDUI ISOLATI E LA NEGAZIONE DELLO SPAZIO DELLA LIBERTÀ
Bibliografia di riferimento