• Psicoanalisi e religione
Copertina
88-8410-081-X
92
11,90
Fort-Da, 4
88-8410-081-X
92
11,90
Fort-Da, 4
In questo volume riecheggia prepotente il bisogno di interrogare, nuovamente e ancora, il rapporto tra la psicoanalisi e la religione, ma anche riecheggia prepotente la necessità di affermare l'autonomia delle due discipline. Solo con questa distinzione, chiara e ordinata sugli obiettivi, sui metodi e sui presupposti, la funzione della Psicoanalisi, come pure quella della Fede - ascoltare l'inquietudine dell'uomo -, illuminerà il cammino del soggetto moderno e prenderà il senso necessario a sostenere il desiderio del soggetto in quanto tale, inteso come passione di sapere sulla vita, sulla morte e sul dolore. La psicoanalisi che interroga la religione non può fare a meno di ribadire il primato del-l'inconscio, come luogo in cui il sacro è di casa, ma anche come luogo che espelle i confessionalismi esasperati e aggressivi: li tiene lontani con la forza del dialogo e soprattutto li tiene lontani con una costante interrogazione sempre aperta al nuovo e creativo senso dell'incontro con un Altro che si configura sia come Dio, sia come uno dei nomi che designano la funzione del Padre simbolico. Un ultimo tema attraversa questo volume: l'orrore dell'inconscio per ciò che l'uomo di criminale può commettere in nome di una Ragione lucida ma priva di senso etico, e senza che la memoria si vergogni a richiamare anche una sola immagine del crimine compiuto.